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Villa Valmarana

Il Fogazzaro e la storica dimora della suocera Giuseppina Lampertico, Villa Valmarana: nasce dalla sua penna, tra quelle mura, l’intenso amore di Elena e Daniele

Villa Valmarana

Villa Valmarana, situata nella frazione di Seghe di Velo, all’epoca di proprietà della suocera di Antonio Fogazzaro, è il luogo in cui lo scrittore ambienta buona parte del romanzo “Daniele Cortis”, sua opera giovanile edita nel 1885, citandola come “Villa Carrè”. Il fascino della Val d’Astico cattura Fogazzaro durante le sue visite alla villa, e la natura diventa ambiente e anima della narrazione, “il fondo stesso” delle vicende e dei complicati sentimenti che coinvolgono i cugini Elena e Daniele, protagonisti dell’opera, lui conte e deputato al Parlamento, lei sposa infelice di un barone in rovina, rude e dedito al vizio del gioco. L’amore tra i due cugini sarà ostacolato dal ligio senso del dovere coniugale di Elena e dalla passione totalizzante per la politica di Daniele e finirà con l’allontanamento e l’addio dei due innamorati. La cornice delle loro passeggiate e dei loro incontri segreti sono l’enorme parco di Villa Valmarana, il fiume Astico (nel romanzo Rovese) che scorre poco lontano e lo splendido anfiteatro di montagne intorno: il Summano (Rumano), i Colletti (Passo Piccolo) e il Priaforà (Passo Grande), il Cengio (Monte Barco), il Caviojo (Corno Ducale) e il Cimone (Simòn). Alle pendici, il paese di Velo (Villascura), con le sue praterie, e Casa Cortis (Villa Velo).

Storia e struttura della Villa.

L’intero complesso edilizio è la somma di una serie di costruzioni e rifacimenti che si devono principalmente alla famiglia dei Conti Velo del ramo Portanova: la struttura centrale del palazzo, sorto nel 1580, in origine isolato dai rustici, ripeteva alcuni schemi tipicamente palladiani come la pulizia formale della facciata, la cornice dentellata che corre sui lati del sottotetto, il timpano triangolare, ecc.; il settore del portico-loggia, realizzato nel ‘’700 congiungendo il porticato del ‘’600 e le stalle al palazzo; le scuderie con la torre colombara, probabilmente dovute al restauro architettonico del 1843 operato dall’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin, ricordato con alcune scritte sul prospetto settentrionale della villa; la gastaldia, riccamente decorata, frutto sempre degli interventi del 1843 e staccata dal complesso; infine, la cappella gentilizia eretta nel 1667, situata all’entrata a nord del parco. Inizialmente proprietà dei Velo, la Villa venne messa all’asta nel 1850 in seguito ad un tracollo finanziario e acquistata dal senatore Lampertico, che la cedette alla sorella Giuseppina, moglie del conte Angelo Valmarana, suoceri di Antonio Fogazzaro. Oggi l’intero complesso appartiene alle sorelle Carla e Anna Ciscato.

 

Fonte: “InCanti fogazzariani”, Giovanni Matteo Filosofo, Editrice Veneta, Vicenza, 2011

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Indirizzo: via vignavalle ,Velo d’Astico
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