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Villa, Parco e Podere Rossi

Il complesso di Villa Rossi a Santorso

Villa, Parco e Podere Rossi

Villa
Nel 1865 Alessandro Rossi acquistò dalla famiglia Prosdocimi questa villa cinquecentesca, detta Bonifacio-Velo, e parte dei terreni circostanti, con l’intenzione di costruire un “Podere modello” condensandovi i più innovativi sistemi di agricoltura.
Dal confronto di idee tra il Senatore e l’architetto Antonio Caregaro-Negrin, venne elaborata la ristrutturazione degli ambienti. L’ingresso monumentale della villa è presidiato simbolicamente da due pecore merinos, una specie che ha contribuito con la propria lana al successo della famiglia Rossi.
La decorazione pittorica esterna, della casa padronale e dell’adiacente barchessa, è realizzata ad affresco, per mano del pittore friulano Vincenzo Giacomelli (1814-1890). Lo stile pompeiano di questi affreschi si ispira all’arte romana dell’età imperiale, piuttosto in voga dopo la riscoperta archeologica dell’antica città.
All’interno della proprietà, inoltre, sono presenti la chiesetta di Santo Spirito (a sinistra, di origine cinquecentesca, ristrutturata dall’architetto Caregaro-Negrin nel 1866 con uno stile lombardo-bizantino) e un sottopassaggio che collega direttamente il cortile della villa al parco, senza dover così attraversare la strada.

Parco
Situato tra Villa Rossi (a monte) e il “podere modello” (a valle), Parco Rossi è un progetto dell’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin. Ideato e realizzato tra il 1865 e il 1884, è uno dei principali esempi italiani di “parco paesista”, un luogo cioè dove il rigoglio della natura prevale sulla razionalità umana.
All’interno si possono trovare molti elementi caratteristici dello stile Romantico: un laghetto, vialetti sinuosi, piante esotiche secolari, elementi architettonici che richiamano al periodo Classico, un acquario e numerosi giochi d’acqua.

Casa del Custode
La casa del custode delimita il Parco Rossi ad oriente. Costruita con uno stile che ricorda gli chalet di montagna svizzeri, era la dimora del custode del parco. I colori utilizzati per la facciata dell’edificio (ocra e rosso ercolano) richiamano le finiture di Villa Rossi, la casa padronale.
La struttura comprende, oltre all’abitazione, altri ambienti esterni funzionali al lavoro di giardinaggio e di ortolano, come la piccola serra nel cortile.
Attualmente l’edificio, che è stato sistemato nel corso degli anni, è luogo di incontro per diverse associazioni, iniziative e convegni pubblici.

Il podere modello
Il Podere Rossi fu pensato per promuovere una produzione di tipo industriale anche in campo agricolo, attraverso un rinnovamento tecnologico in cui Alessandro Rossi credeva molto. Il progetto includeva la costruzione di una Scuola di Pomologia e agraria e una fabbrica di conserve nella parte di Podere più vicino al tracciato della ferrovia.

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Indirizzo: Via Alessandro Rossi, 11 – Santorso (VI)
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