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Ponte Schiri

La Grande Guerra e la Strafexpedition: il ponte degli Schiri viene fatto saltare per bloccare l’avanzata nemica.

Ponte Schiri

“…e d’un tratto l’arco parabolico (del ponte a Seghe-Schiri) si spaccò in due monconi sotto l’urto della nostra dinamite, piuttosto che vi mettesse piede il nemico.”

(G.De Mori)

 

Il settore Astico-Posina si trasforma nel secondo anno del primo conflitto mondiale in una zona di importanza vitale per le sorti dell’esercito italiano quando gli austriaci, appostati sugli altopiani fortificati di Lavarone e Folgaria, su ordine dell’arciduca Carlo Francesco Giuseppe iniziano una grande azione offensiva chiamata Strafexpedition.

La prima linea italiana, alla vigilia del 15 Maggio 1916, non poteva contare su valide possibilità di resistenza se non nel baluardo costituito dai monti Toraro, Campomolon e Spitz di Tonezza, sia per conformazione naturale che per presenza di truppe adeguate. L’operazione nemica, contando anche sulla sorpresa, aveva lo scopo di aprire all’esercito austriaco la strada verso la pianura, con la conseguente occupazione delle città di Bassano, Vicenza e Treviso.  Due furono le direttrici dell’azione: la discesa lungo il Posina e l’Astico ad Arsiero e da lì a Thiene, da una parte, e il superamento della linea montuosa a destra del Posina (dal Colle Xomo al Priaforà- Summano) per scendere a Schio e prendere alle spalle lo schieramento del Pasubio, dall’altra. Le truppe italiane riescono a contenere l’urto nemico sul Pasubio, ma perdono posizioni sul fronte dell’Astico e soprattutto sugli altopiani di Tonezza e Asiago. L’azione austriaca verso la pianura viene tuttavia frenata da imponenti rinforzi fatti arrivare velocemente dagli italiani nel settore sotto pressione, e l’avanzata non riesce ad andare oltre Schiri-Seghe e Velo d’Astico. Tra le azioni di contenimento per bloccare il procedere degli austriaci anche la distruzione del ponte degli Schiri.

 

Fonte: “Arsiero e il settore Astico Posina nella Guerra 1915-1918”, Amministrazione Comunale e Pro Arsiero, Stabilimento Fuga, 1966.

“Arsiero, panorama storico”, Angelo Busato, Tipolitografia G.Fuga e Figli, 1993.

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Indirizzo: 45.80073213632304, 11.377486781572442
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