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Linea di massima resistenza – Le fortificazioni di Curegno

La seconda linea di resistenza passava per Poggio Curegno, costeggiava il versante sotto al caseggiato della contrada e scendeva a Meda.

Linea di massima resistenza – Le fortificazioni di Curegno

Le fortificazioni di Curegno

La seconda linea di resistenza che fa sistema con quella dal M.Elbele passa per Poggio Curegno, costeggia il versante sotto al caseggiato della contrada e scende a Meda.
La funzione della linea è quella di dare appoggio alla prima linea della zona principale di resistenza, e di aumentarne la capacità difensiva per opporsi sia ad un attacco frontale proveniente dalla Valle dell’Astico, oppure da quella del Posina, sia ad attacchi di fianco, qualora il nemico fosse eventualmente riuscito ad impossessarsi delle falde nord–occidentali del M. Cengio (Q.1332) oppure di M. Pria Forà.
Particolare interessante in questo tratto difensivo la realizzazione di trincee con merloni collegate tramite cunicoli in galleria, larghi metri 0,80 e alti 2, a ricoveri blindati per la protezione dei soldati durante i bombardamenti. I ricoveri sotterranei erano accessibili da pozzo verticale profondo 4 metri.
Subito dopo la fine della guerra, la contrada Curegno vide un periodo di sviluppo con la costruzione di nuove abitazioni, stalle e fienili costruiti utilizzando i molti materiali abbandonati o recuperati dallo smantellamento delle trincee tra cui i merloni in cemento; questi ultimi si possono notare in alcune murature prive di intonaco delle costruzioni della contrada.

 

 

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Indirizzo: Via Curegno , 36010 Velo d’Astico
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