Nei primi mesi del 1917 fervevano i lavori nel Cantiere di Meda e, vista la presenza di numerosi lavoratori operai civili (400 circa) oltre che di ufficiali, si rendeva necessario provvedere ai bisogni essenziali. Vennero pertanto costruiti i bagni per ufficiali e truppa nei pressi del cantiere. L’edificio era dotato di docce e latrine, sulla copertura era costruita una cisterna per l’accumulo dell’acqua che veniva trasportata con tubature in ferro. L’acqua del bagno veniva riscaldata con un fornello.
Direzione dei lavori della 2ª zona – Meda, 14 febbraio 1917
[…] è stata quasi completamente eseguita la conduttura idrica che dovrà fornire l’acqua al bagno-doccia costruito in questo Cantiere.
Nel corso della quindicina ultima gli operai impiegati nei lavori Meda–Poggio Curegno furono in media n. 400 così ripartiti:
n. 160 = lavori di trincea e reticolati di P. Curegno
n. 20 = lavori ricoveri in galleria ed appostamenti mitragliatrici P. Curegno.
n. 50 = addetti ai lavori nell’interno del Cantiere.
n. 80 = sistemazione trincee e reticolato linea di Meda.
n. 60 = per i lavori inerenti al motore compressore.
n. 20 = posa in opera tubazione per la condotta idrica nel bagno.
n. 10 = piantoni negli accantonamenti.
I lavori nell’interno del Cantiere consistettero nell’affrontare tutti i pezzi necessari alla copertura della baracca del motore compressore, preparazione dei telai per le gallerie, finestre e porte del bagno, capriata in ferro pel sostegno della gru del motore, fornello pel riscaldamento dell’acqua del bagno, ed altri lavori del genere.
Il Capitano De Cecco
(Fonte ISCAG – Roma, ricerca condotta da AVVI studio associato)