All’inizio del 1916 fervevano i lavori per la predisposizione della della linea di difesa arretrata, valutando un possibile attacco da parte dell’esercito Austro-Ungarico. Si riporta di seguito un estratto della memoria descrittiva del Comando Genio di Schio, datata 27 gennaio 1916.
“Questa linea stendesi dal Colletto Piccolo sino alla vetta del Cengio toccando Velo d’Astico, Seghe di Velo e Schiri, con forti caposaldi a Colletto Piccolo e Grande, a Poggio Curegno e Picco di Meda, a Schiri ed a M.Cengio.
A Colletto Piccolo è già costruito un ottimo appostamento per artiglieria campale – ed a Colletto Grande, oltre alla già esistente batteria in barbetta da 120 B, si sta costruendo una batteria in caverna per due cannoni da 149. Alla difesa vicina di questa batteria provvedono 18 trincee blindate capaci di N. 806 fucili.
A Poggio Curegno, che, per speciale configurazione del terreno, si presta alla postazione di più batterie campali con tiro frontale sulla destra del Posina e dell’Astico e con tiro fiancheggiante sulla sinistra di questo corso d’acqua, verranno a giorni iniziati i lavori per assicurare gli accessi alle posizioni presumibilmente occupabili dalle artiglierie. Alla difesa vicina del Curegno provvedono
7 trincee blindate e capaci di N. 429 fucili.
Sul Picco di Meda verrà a giorni iniziata la costruzione della strada d’accesso alla posizione per artiglierie campali, dalle quali si potranno ottenere tiri frontali efficacissimi sulla zona di sbocco dell’Astico, nella conca di Arsiero, nonché utili tiri fiancheggianti su tutto quel tratto di terreno che si stende da Schiri a Cogollo.
Alla difesa vicina, efficacissima, della zona dianzi accennata, provvedono 17 trincee (605 fucili)
robustamente blindate, ricavate in conveniente posizione sul dinnanzi della borgata di Schiri:
quivi, in posizione coperta dalla vista e dal tiro, sia dal Cimone che dalle batterie Soglio Rotto S.Rocco, è in corso di costruzione una batteria in caverna per due cannoni da campagna con
tiri fiancheggianti, efficacissimi, su tutta la plaga di terreno che stendesi dai già menzionati
trinceramenti che da Colletto Piccolo scendono a Velo d’Astico e Seghe di Velo sino alla borgata
di Arsiero.”
(Fonte ISCAG – Roma, ricerca condotta da AVVI studio associato)