Fondamentale importanza nella logistica ed organizzazione del cantiere era la presenza di acqua, necessaria alla preparazione dei manufatti in calcestruzzo ma anche per scopi igienici e di sostentamento dei molti operai civili che lavoravano alla costruzione delle opere difensive.
L’unica sorgente esistente tra Poggio Curegno e il Castello di Meda è la millenaria sorgente denominata della “Fontana”, origine dell’omonimo ruscello, che dopo un breve percorso si immette nel torrente Astico.
Quando iniziarono i lavori nel 1917, esistevano un abbeveratoio e un lavatoio costruiti in pietra e probabilmente danneggiati dai bombardamenti del 1916.
Dalle relazioni del Genio Militare risulta che furono eseguiti i seguenti lavori nel mese di agosto 1917:
– Lavori di protezione e utilizzazione sorgente a Meda con costruzione del reticolato per delimitare zona di rispetto della sorgente.
– Costruzione di un cunettone a monte della sorgente per protezione dalle acque di scolo. Scavo della vasca di raccolta d’acqua sorgente.
– Costruzione in magazzino di ml.30 di tubi di cemento di diam. 20 cm.
– Costruzione di due fontanelle, un abbeveratoio e un lavatoio.
(Fonte ISCAG – Roma, ricerca condotta da AVVI studio associato