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La Pria

La Pria, un angolo di paradiso che la natura regala lungo il corso dell’Astico, dove l’acqua cristallina e fredda si insinua tra insenature, gole e rocce.

La Pria

Un’oasi di fresco e paesaggi davvero suggestivi si possono vivere e ammirare in contrà Pria ad Arsiero: da millenni l’acqua dell’Astico si agita, si muove e scava, levigando le rocce e formando tra le pietre pozze di profondità fino agli 8/9 metri dove immergersi per trovare refrigerio o scoprire i fondali abitati da branchi di trote e temoli. Intorno boschi rigogliosi e montagne prealpine incorniciano quest’angolo di natura incontaminata che da secoli stupisce i numerosi visitatori. Anche il Fogazzaro ne subisce il fascino, tanto da descrivere la località nel suo romanzo Daniele Cortis con queste parole cariche di forza e suggestione: “…Presso il ponte della Pria mostrava le casupole accoccolate per i macigni sullo sfondo pittoresco della gola, e, abbasso, lo spacco dove va, chiusa, l’acqua verde, potente, a spandersi poi giù verso i prati, in un largo clamor di spume”.

L’acqua è indubbiamente protagonista indiscussa di questo angolo di paradiso naturale e ancora selvaggio, diventando attrazione turistica e fonte di sviluppo economico.

 

Vecchia cartiera

Nel 1893 Rossi acquista lo stabilimento già esistente e operante da tempo della Pria di Cogollo dove avvia la produzione della pasta meccanica di legno e dei cartoni vegetali. La necessità di risorse idriche sempre crescenti spinse Rossi a fare incetta di magli e mulini, numerosi nella valle. Ad Arsiero nel 1895 vengono acquisiti il maglio di rame Barbieri e i mulini di Giovanni e Antonio dalla Via siti in località Pria.

 

 

Fonti: Incanti fogazzariani, Giovanni Matteo Filosofo, Editrice Veneta, 2011.

Mercanti, pionieri, capitani d’industria, Giovanni Luigi Fontana, Neri Pozza Editore, 1993.

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Indirizzo: Contrà Pria, Arsiero
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