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Fontane pubbliche

L’acqua e le fontane pubbliche di Arsiero: el Fontanon del Cao de La’.

Fontane pubbliche

Nel 1847 il Regno Lombardo Veneto emana un decreto disciplinare per conservare pulite e pure le acque dei “pubblici lavacri” assegnati nelle varie località, tra cui Fontanelle (probabilmente Caodilà), stabilendo che si debba attingere con secchi puliti per gli usi domestici e che possano abbeverarsi solo gli animali sani. Durissime le sanzioni e le pene per chi si lava il corpo sporco, per chi vi immerge animali morti o vivi e per chi vi “resenta” (pulisce) qualsiasi utensile da cucina o qualsiasi altro oggetto. Il più antico presente ad Arsiero ed oggi scomparso era probabilmente quello delle Vignette, con sorgente propria. Come venivano creati i lavatoi? Individuata la sorgente, si ricavava uno scavo, adiacente lo zampillo, il cui fondo veniva parzialmente impermeabilizzato con grosse pietre accostate. Formato il bacino, intorno si collocavano i lavatoi in pietra. Nel 1888 viene realizzato il grande lavatoio coperto del Caodilà, comunemente detto “el Fontanon”, un’opera davvero imponente e di lusso rispetto ai lavacri predisposti dall’ordinanza del 1847. Da allora viene utilizzato per lavare o oggi soprattutto per abbeverare ciclisti ed escursionisti. È una tappa molto gradita della storica manifestazione organizzata dalla Pro Arsiero denominata “la Magnacorta”.

 

Fonte: Le fontane di Arsiero, a cura di Francesco Faccin, Biblioteca comunale di Arsiero, 2012.

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Indirizzo: Via Caodilà, 93 – Arsiero
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