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Chiodi e Fucine – l’officina

Le costruzioni adibite a fucina da chiodi hanno pianta rettangolare in pietra grezza e tetto in legno a capanna sovrastante tavolato e manto in coppi

Chiodi e Fucine – l’officina

L’officina

Le costruzioni adibite a fucina da chiodi hanno pianta rettangolare con dimensioni interne di circa 4 x 4,50 metri in pietra grezza e tetto a capanna con struttura e sovrastante tavolato in legno e manto di copertura in coppi. L’altezza interna del colmo era di circa m 2,60 dal pavimento che era in terra battuta.
Sulle pareti erano presenti la porta di ingresso e alcune finestre che servivano per illuminare e aerare l’ambiente. Le finestre esternamente avevano una rete di ferro e in alcuni casi imposte di legno a vetri, che si aprivano verso l’interno. Anche la porta, in legno si apriva verso l’interno.
Al centro della stanza c’era la forgia di forma rettangolare di circa m 1.35 x 0.90, in pietra grezza, il piano di lavoro era alto da 65 a 68 cm. Al centro era posto il focolare di forma quadrata, con lato di circa 48 cm e profondità di 10 cm. Sul lato corto del focolare si trovava il muretto dell’ugello che aveva dimensioni di circa 35×50 cm. Attraverso un foro nella muratura arrivava, volante, il tubo dell’aria. Sul lato opposto era posta la vaschetta di raffreddamento di pietra che posava sui muri di prolungamento dei lati lunghi. Aveva dimensioni di circa 60×25 cm e profondità di 20 cm. Sotto si trovava il vano delle scorie. Attorno alla forgia vi erano fino a 6 incudini, di acciaio fuso e del peso di circa 85 kg.
L’incudine del chiodaiolo presenta alle estremità due fori, in quello a sinistra è fissato un tagliolo mentre in quello a destra una chiodiaia (cioara) ovvero un’attrezzo di ferro con un foro centrale in cui si inserisce la parte appuntita del chiodo per poterne modellare la testa. Per ogni tipo di chiodo esiste un’apposita chiodaia.

La costruzione del chiodo

Inizia da una verghella di ferro che si scalda nella brace fino a farla diventare di colore rosso, poi si batte con il martello in modo da allungarla e appuntirla per fare il gambo. In seguito si incide con il tagliolo evitando di staccare il chiodo dalla verghella. Poi si infila la parte appuntita nella chiodaia e si stacca la verghella per piegamento . Per realizzare una brocca sono necessari da 20 a 30 colpi di martello eseguiti con rapidità e precisione in modo da evitare che il ferro si raffreddi perdendo la malleabilità.

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Indirizzo: Costamala-pistore , 36010 Posina (VI)
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